liberarmonia

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Marzo 26, 2022
Pubblicato in Territorio

Ribera (AG)

Ribera cittadina in provincia di Agrigento, deve i natali a Luigi Guglielmo Moncada nel 1630 che la fondò sul sito dell'antica "Allava". 

L'attuale nome deriva da quello di Maria Afan de Ribera moglie del fondatore. Nata come antico feudo, il cui territtorio apparteneva alla cittadina di Caltabellotta, dopo varie vicissitudini storiche, alla fine dell' 800 ebbe un notevole sviluppo economico e socio-culturale. 

Il clima, la posizione geografica, l'abbondanza delle acque dovuta all'attraversamento dei tre fiumi Verdura, Magazzolo e Platani oltre, naturalmente la grande genialità ed operosità degli agricoltori, hanno contribuito a creare un territorio di circa 12 mila ettari, che per prosperità e produzione agricola è consi­derato una perla per la Sicilia intera.

Nel campo della produzione, il fiore all'occhiello dell'agricoltura riberese sono le arance della qualità Washington Navel, oggi conosciute con il nuovo marchio Riberella D.O.P.      Il clima, sicuramente favorevole, offre allo sguardo del visitatore distese di aranceti che iniziano la loro produzione nella terza decade di novembre con la varietà Navelina e prosegue, fino ad aprile, con la varietà Brasiliano o Washington Navel dalla buccia con una colorazione giallo-arancio.  L’Arancia Ribera di Sicilia, dal gusto gradevolissimo, è a polpa bionda e senza semi. Contiene vitamina A, B1, B2, vitamina C, sali minerali e zuccheri. Antiossidante, potenzia il sistema immunitario ed esplica un’azione disintossicante, digestiva, diuretica, antinfluenzale ed antitumorale.

 A circa 3 km. dal centro di Ribera, sorgono le suggestive rovine del Castello di Poggio Diana eretto nel XII sec. Il Castello, posto su uno sperone roccioso, con la sua torre merlata, alta e imponente, domina la valle del fiume Verdura.

La fortificazione risale ad epoca normanna (XII secolo). Fu poi utilizzata anche dai Saraceni che la chiamarono “Misilcassino”, cioè “luogo di discesa a cavallo”. Il nome attuale risale al XV secolo e fa riferimento alla nobildonna Diana Moncada, figlia del Principe di Paternò Luigi Guglielmo Moncada e moglie di Vincenzo Luna, uno dei possessori del castello. 
Oggi ne restano soltanto parte delle mura perimetrali e due torri, una quadrangolare e una cilindrica, di particolare interesse per il caratteristico coronamento a beccatelli. Il sistema difensivo si componeva originariamente oltre che delle mura esterne anche di una serie di fabbricati interni alti circa 20 m e di una cerchia di mura interne. 

Il territorio di Ribera, nel tempo, ha subito una trasformazione, da terra arida, desolata ed abbandonata a rigogliosi frutteti in continua trasformazione colturale, nell’Agrigentino, alla destra del fiume Platani, in agro di Ribera, al confine con il territorio di Cattolica Eraclea.

Liberarmonia, acquisendo in gestione i terreni confiscati alla mafia, di alcune famiglie cattolicesi, ha lavorato e bonificato gli stessi mettendoli in condizione di produrre grano da cui si ricava pasta e farina; dai vigneti sarà raccolta la prima uva e si farà il vino e dagli uliveti, dopo la messa a dimora a dicembre, verrà prodotto l’olio extravergine. .

Siamo una realtà colturale, sociale ed economica che nel comprensorio di Ribera mira, senza fini di lucro, a migliorare l’ambiente, dandogli un nuovo volto, a produrre genuini prodotti biologici, ad incentivare l’occupazione e l’interesse dei giovani verso la terra e a lenire la disoccupazione locale, integrando anche gli immigrati e le loro famiglie.

Per anni, abbiamo cercato terreni da coltivare e nel 2016 ci hanno assegnato, con contratto trentennale, dal comune di Ribera, a seguito di un bando pubblico, i terreni confiscati alla mafia nelle contrade “Monte Sara” e “Maenza”. Terreni che sono coltivati a vigneto, con barbatelle messe già a dimora di varietà Nero d’Avola e Grillo, terreni che  producono grano duro biologico “Simeto” nell’area di Monte Sara, e terreni,  a “Maenza”, dove saranno impiantati ulivi di varietà biancolilla o nocellara del Belice per un olio fruttato extravergine.

Nel territorio di Ribera (AG) il nostro obiettivo è quello di incentivare lo sviluppo locale delle aziende agricole in agro riberese e nei paesi della Valle del Belice, agevolando l’aggregazione a “Liberarmonia” di piccoli produttori agricoli che sono costretti a svendere le loro produzioni a prezzi stracciati. Le produzioni sono tutte biologiche e provengono sia dalle terre liberate dalle mafie che dai produttori associati. Il riuso sociale delle terre confiscate rappresenta per il territorio agrigentino un granello concreto di speranza e di un profondo cambiamento delle coscienze. La missione della cooperativa è l’occupazione dei soci e di dipendenti, di giovani, anche di immigrati e persone con disagio sociale e svantaggiati, padri di famiglia senza lavoro, garantendo loro aggregazione, dignità economica e sociale. I nostri prodotti sono di alto valore merceologico e sociale sono venduti online e presso località turistiche della Sicilia. 

 

 
Marzo 26, 2022
Pubblicato in Territorio

Poggioreale - (TP)

Liberarmonia, con la sua cooperativa agricola, opera nel territorio di Poggioreale in provincia di Trapani. Comune distrutto dal terremoto del Belice, che ancora oggi a distanza di oltre 50 lotta contro il suo declino. Ma Liberarmonia non ha abbandonato queste terre e insegue il sogno della rinascita anche tra le macerie.

Poggioreale si trova nella Sicilia sud occidentale, in provincia di Trapani, nella Valle del Belice vicino a quel che resta dell’omonimo fiume. Potrebbe essere anche un paese da cartolina, il cui nome deriva dal latino, PODIUM REGALE, fondato nel 1642 dal Marchese di Gibellina, Francesco Morso, che poi infatti ebbe il titolo di Principe di Poggioreale.

Poggioreale venne distrutta dal terremoto del 15 Gennaio 1968. Di quel sisma il paese porta ancora le ferite, anzi, le mutilazioni. Distrutto il vecchio centro abitato, la città, è stata ricostruita lì vicino. Grandi vie, urbanistica moderna, centri servizi da metropoli. 

Ad un paio di chilometri dai ruderi vivi, c’è il paese, quello nuovo, quello vero, che fu ricostruito con tecniche urbanistiche all’avanguardia per gli anni ‘70.

Gli architetti e i progettistii si prodigarono immaginando una città ideale. Pensarono ad ampi spazi, vie e piazze larghe per evitare l’assembramento delle persone.

Liberarmonia, è una cooperativa che coltiva le terre, bonificando anche i terreni abbandonati, e ridando valore e onore al proprio territorio coltivando i terreni "confiscati alla mafia" con uliveti, vigneti, e seminativi di grano duro.

Ed è proprio da queste coltivazioni, che, con sudore e passione, produciamo i frutti della nostra attività. Olio, Vino, Pasta, Farina sono il risultato del nostro lavoro.

 

 

Marzo 07, 2022
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Bilancio

Marzo 02, 2022
Pubblicato in Blog

Il nostro statuto

La nostra missione è favorire l’inserimento lavorativo di giovani, di immigrati, di soggetti svantaggiati, innescando parallelamente lo sviluppo locale nei territori della Valle del Belice.

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